sabato 14 maggio 2011

DSM V

Sono sorpresa e nello stesso tempo amareggiata, tanti anni di attesa per l'uscita del nuovo DSM V, il Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali, e già le prime notizie fornite dall'Ordine degli Psicologi del Lazio, anticipano che alcuni disturbi di personalità non sono stati presi in considerazione come: il disturbo narcisistico, paranoide, dipendente e istrionico.
Non oso immaginare le ricadute a livello psicoterapeutico, che potrà avere una simile classificazione, che chiude gli occhi davanti all'evidenza clinica di questi disturbi, nella popolazione.
La domanda che sorge spontanea, è perché l'American Psychological Association (APA), dopo tanti anni di riflessione e di lavori, abbia potuto cancellare queste patologie, come se toglierle dal manuale, significasse chiudere gli occhi di fronte alla sintomatologia dei pazienti.
Sulle ragioni di tali esclusioni, ho letto che una motivazione potrebbe essere il fatto che le case farmaceutiche che hanno finanziato i lavori per il DSM, non hanno nessuna convenienza rispetto ai disturbi citati, in quanto non esistono farmaci specifici, ma la motivazione che più mi pare probabile è che ormai siano così diffusi i tratti dei disturbi di cui parliamo, da essere diventati quasi parte dell'uomo medio. Sappiamo infatti che la "normalità" in psicopatologia è definita dal numero di persone che possiede quelle caratteristiche di personalità, che nella società in cui un particolare individuo vive, vengono esibite e possedute dalla maggioranza. Infatti, se l'individuo è ben adattato in una società narcisistica e possiede tratti narcisistici spiccati, sarà parte integrante e ben adattata di quella società. Non faccio nomi, ma ci sono personalità molto in vista in Italia, che sono ben più che "adattate", a discapito di milioni di altre persone....
Sono contenta di abbracciare e di aver interiorizzato l'orientamento psicodinamico, che non si basa solo sul DSM, ma che considera le strutture di personalità, e i tratti, e non trova estremamente fondamentale, il Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali, anche se ricordo che l'idea ispiratrice e fondante del DSM, era e dovrebbe essere ancora, fornire uno strumento trasversale, tra tutti gli indirizzi psicoterapeutici, per parlare un linguaggio comune.... Intendo comunque, a discapito di qualsiasi classificazione, continuare il  mio lavoro di psicoterapeuta con dedizione e coscienza.

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